lunedì 26 ottobre 2009

Sony spera in boom al box office con film su Michael Jackson


La Columbia Pictures della Sony ha previsto che il film su Michael Jackson, in uscita il prossimo 28 ottobre, possa incassare più di 600 milioni di dollari in tutto il mondo nonostante solo due settimane di programmazione.

I fan del re del pop sono impazienti di vedere per l'ultima volta il loro idolo ballare e cantare sul palcoscenico, e i produttori del film hanno promesso che Jackson verrà rappresentato molto più come la stella che ha dominato le classifiche negli anni 80 che non come l'obiettivo dei paparazzi per i vari scandali degli ultimi anni.

L'industria del cinema ha fatto sapere che la natura assolutamente unica di "This is It" -- in parte documentario e in parte film su una star che non è più in vita -- rende difficile qualsiasi paragone con pellicole del passato e, quindi, anche valutare un eventuale successo per la Columbia Pictures.

Considerati i 60 milioni pagati dalla Columbia per il film, più i costi di marketing e quelli di diffusione, gli addetti dell'industria cinematografica hanno stimato in poco più di 100 milioni la cifra minima per generare un profitto.

Alcuni esperti hanno detto che "This is it", che uscirà mercoledì in più di 3.400 cinema di Stati Uniti e Canada, potrebbe ottenere 40 milioni di dollari nel mercato domestico durante i primi cinque giorni di programmazione.

Un dirigente di uno studio cinematografico rivale, invece, ha previsto che complessivamente, nelle due settimane in cui sarà nelle sale, il film potrebbe incassare 660 milioni di dollari globalmente -- di cui 260 negli Usa e in Canada e 400 a livello internazionale.

"E' un grosso successo per Sony", ha detto Paul Dergarabedian, presidente della divisione box office di Hollywood.com. "Il fatto che (la Columbia) sia stata capace di raggiungere un accordo così velocemente, e il modo con cui sono riusciti ad ottenere i diritti, la dicono lunga sulla loro capacità di ottenere le cose".

La stessa Columbia ha fatto sapere che il film potrebbe rimanere nelle sale anche oltre le due settimane se la richiesta di biglietti dovesse essere elevata e ha progettato la diffusione del dvd per l'inizio del 2010.

giovedì 15 ottobre 2009

Michael Jackson

All'asta i capelli bruciati di Michael Jackson


Ormai sembra proprio che Michael Jackson non possa avere pace neanche dopo la sua morte: alcuni frammenti dei capelli della star del pop che presero fuoco durante le riprese di una pubblicità della Pepsi negli anni '80 andranno presto all?asta. L'insolito cimelio era stato preservato da Ralph Cohen, il produttore esecutivo dello spot che quando avvenne l'incidente, nel 1984, usò il proprio cappotto per spegnere le fiamme sulla testa del re del pop.
(Nella foto Jackson prima e dopo l'esplosione)Si tratta di 13 capelli visibilmente bruciati, che saranno messi in vendita assieme a una trascrizione di Cohen del fatto, nella quale il produttore descrive il momento in cui vide Jackson camminare su una scala in mezzo a uno spettacolo pirotecnico e notò delle fiamme provenire dalla sua chioma.
I capelli, il cui valore è stimato mille sterline, saranno battuti dalla casa d'aste International Autograph Auctions il 17 ottobre, all'Edwardian Radisson Hotel di Heathrow, a Londra.
(Nella foto Jackson si rende conto delle ustioni sul cuoio capelluto)
Durante l'incidente immortalato in un video divulgato solo recentemente, Jackson riportò ustioni di secondo grado da cui secondo teorie circolate dopo la morte improvvisa nel giugno scorso, il cantante non si sarebbe mai ripreso completamente.

Jackson, l’ultimo "inedito" è un brano di Paul Anka


E questo è quanto, vale a dire - in inglese - this is it. Lo canta (postumo) Michael Jackson, gli fanno i coretti (sovraincisi) i fratelli inconsolabili, ex Jackson 5, nel brano che dà titolo a un imminente doppio album e a un film in arrivo sugli schermi a fine ottobre. Ma nessuno, parlando del Re del pop, sembra disposto a dirlo sul serio. Nel senso che, finché c’è trippa, nessuno metterà il punto alla sua storia. La gallina dalle uova d’oro va fatta covare fino allo stremo e il destino di ogni parola e nota emessa da Jackson sembra essere quello di produrre da qui all’eternità business e poi ancora business. È il destino di molte star passate prematuramente a miglior vita: accadde a John Lennon, ad esempio. Anche se nel caso dell’ex Beatle un mastino come la moglie Yoko Ono è finora stata garanzia di uno sfruttamento postumo non esagerato. Tra il lusco e il brusco, però, anche l’illustre vedova nipponica ha dato il benestare a un paio di incisioni nei quali Lennon tornava a cantare insieme agli Scarafaggi superstiti. Perché, come si fa a deludere i fan?

A ben vedere, però, i fan di Michael Jackson non hanno gradito troppo la pubblicazione di This is it, il brano uscito quasi senza preavviso due giorni fa, nelle radio di tutto il mondo e su You Tube. Qualcuno ha detto: «Lui non l’avrebbe mai permesso». La canzone, infatti, era conservata in una veste alquanto semplice, voce e pianoforte punto e basta: gli ex fratellini Jackson han pensato bene di mettersi a duettare coralmente con il compianto Jacko e intervenire sugli arrangiamenti.

Ma non è finita: da un angolino ecco spuntare Paul Anka, il mitico crooner interprete di brani come Diana e You are my destiny, armato di rivendicazioni economiche. This is it non è un inedito, dice il vecchio Paul: sarebbe il rimaneggiamento di un brano dal titolo I never heard, composto a quattro mani con Jacko nel 1983, offerta poi gratis la cantante hip-hop Safire che la propose nel 1990 con successo, ebbene sì, alquanto scarsino. La Sony ha abbozzato e sembra rassegnata a girare al tignoso mister Anka ciò che gli spetta, e l’imbarazzo generale non è stato poco. Rob Stringer - presidente della Columbia/Epic che è parte del gruppo Sony - ha ammesso di essere del tutto ignaro delle clamorose affinità tra il pezzo di Safire e il brano «inedito» di Jackson. La verità è che in origine, la canzone doveva finire in un album di duetti di Paul Anka, dal titolo Walk a fine line. Ma Jacko un bel giorno se ne andò coi nastri originali e Anka dovette minacciare cause legali per riaverli. Ora Anka agita un altro spettro legale, ma la sensazione è che sarà accontentato. Insomma, una storia da thriller, per restare in tema.

La grande marcia (nel senso che molti ci marciano) nel segno di Michael Jackson non è finita e - è questo il punto - non è detto che produca sempre e comunque effetti positivi. A Londra, ad esempio, da gennaio scorso (dunque ancor prima della morte di Jacko, avvenuta il 25 giugno) il musical teatrale Thriller Live celebra ogni sera il mito e le musiche del leggendario cantante e showman di Los Angeles: lo spettacolo, che ha esordito nel 1996, è tornato nel West End londinese e si godeva un normale successo di botteghino. La morte improvvisa di Jacko ha allungato il cartellone, ovvio, ma chi ha visto lo show (che arriverà in Italia a fine mese: apertura a Bolzano 29 e 30 ottobre, chiusura a Milano, Teatro Smeraldo, 27 novembre-6 dicembre) parla di qualcosa di molto affine ai concerti delle tribute band. Un effetto juke box che nulla ha a che fare con il racconto della storia del Peter Pan del pop americano. Non un musical vero e proprio quindi. Dal mito e dall’arte del cantante recordman delle classifiche, passato alla storia per aver realizzato l’album più venduto di sempre (Thriller, oltre 40 milioni di copie), non è possibile quindi cavare sempre il meglio. Il rischio di partorire progetti anche un po’ kitsch è sempre dietro l’angolo.Ora si attendono album e film: il primo esce il 27 ottobre e sarà un doppio cd contenente anche una poesia - intitolata Planet Earth (Pianeta Terra) - recitata da Michael stesso; il secondo è il reportage sulle prove del mega show che Jacko avrebbe dovuto portare a luglio all’Arena 02 di Londra. Il film resterà nelle sale solo due settimane, poi correrà a mettersi il vestito del dvd, per offrirsi dagli scaffali dei negozi. I fan sono già pronti col portafoglio aperto (le prevendite per le sale sono da record: con una media di 4.000 biglietti al giorno, in un paio di settimane si sono superate le 50.000 richieste), ma sappiano che non lo chiuderanno per troppo tempo: il già citato Mister Stringer della Columbia/Epic ha ammesso: «Ci sono almeno un centinaio di brani inediti, alcuni nemmeno finiti». Sottinteso: e verranno pubblicati, prima o poi. Si può scommettere che qualche Jackson, o qualche collega sdoganato dall’illustre famiglia, completerà quei brani magari per duettare con il Compianto. E questo è quanto, per ora.

lunedì 12 ottobre 2009

CARNEVALE VIAREGGIO: C'E' ANCHE UN CARRO SU MICHAEL JACKSON

Ci sara' anche un carro mascherato dedicato a Michael Jackson fra gli undici in concorso che sfileranno in occasione del Carnevale di Viareggio 2010.
"Thriller party", realizzato da Gionata Francesconi, avra' infatti la pop star come figura principale della sua costruzione, sospesa da una mano metallica. "Michael Jackson - spiega l'autore nella relazione del suo progetto - non e' morto. Si e' semplicemente guastato ed e' in riparazione per tornare con un nuovo concerto dal titolo Thriller Party". Non e' il primo carro che Gionata Francesconi dedica a Michael Jackson: gia' nel 1993 il cantante in versione di cartapesta sfilo' sui viali a mare di Viareggio protagonista di "Sei bellissimo".

In radio il nuovo singolo di Michael Jackson "This is It"


Il nuovo singolo di Michael Jackson "This Is It" è disponibile in streaming online ed è trasmesso da oggi in radio, a quasi quattro mesi dalla morte del "re del pop", all'età di 50 anni, per una overdose di farmaci prescritti.

Il brano, in cui figurano come "backing vocalists" i fratelli di Michael, si apre con una morbida intro con venature soul, mentre il testo recita: "This is it, here I stand/ I'm the light of the world, I feel grand" (E' così, eccomi, sono la luce del mondo, mi sento grandioso).

Sarà disponibile nei negozi come parte di un doppio album, dallo stesso titolo, e sarà messo in commercio in tutto il mondo il 26 di ottobre (il 27 in Nord America) in modo che l'uscita discografica coincida con quella dell'omonimo film, prevista per il 28.

Su internet è già stato postato un trailer in cui si vedono Jackson e i suoi ballerini impegnati nelle prove del tour di 50 date, tutte alla 02 Arena di Londra, che avrebbe dovuto segnare il suo ritorno sulle scene, al quale stava lavorando prima che morisse.

"Questa canzone conferma soltanto, una volta di più, quello che il mondo già sa, e cioè che Michael è uno dei più grandi doni che Dio ci abbia fatto", dice John McClain, coproduttore dell'album nonché esecutore testamentario di Jackson.

Il film "This Is It" è il frutto di un accordo da 60 milioni di dollari tra la Jackson's Estate, la società di spettacoli AEG Live e la Sony Pictures. L'album invece sarà prodotto dalla Columbia/Epic, etichetta del gruppo Sony.

Le vendite dei dischi di Jackson si sono impennate dopo la sua morte e la pubblicazione del film e dell'album non potrà che incrementare il patrimonio del cantante di "Thriller", il cui valore è stato stimato intorno ai 400 milioni di dollari.

La Sony Music ha annunciato che il primo dei due dischi dell'album conterrà alcune delle hit più famose di Jackson più due versioni del nuovo singolo.

Il secondo disco, invece, comprenderà versioni inedite di alcuni classici del cantante e un poema, mai ascoltato prima, intitolato "Planeth Earth" recitato da Jackson.

mercoledì 7 ottobre 2009

MICHAEL JACKSON: LA TOYA, ERA COMPLETAMENTE CONTROLLATO DA SUO STAFF


Michael Jackson subiva un totale lavaggio del cervello da parte dei suoi collaboratori a causa della sua timidezza. Lo ha rivelato la sorella del cantante La Toya, che intervenendo allo show britannico ''GMTV'' ha raccontato che ''Michael era un uomo molto mite, la gente lo controllava. Facevano quello che volevano e per lui era molto difficile dire di no''. Secondo La Toya, i suoi familiari hanno cercato di intervenire ''molte volte, ma loro tenevano tutti a distanza''.

Lo staff di Michael, ha raccontato ancora la sorella, ''controllava i suoi pensieri, controllava quello che faceva, non lasciavano avvicinare nessuno''.

Nell'intervista, La Toya ha parlato anche dell'inchiesta sulla morte del re del pop, ucciso da un'iniezione di Propofol, un potentissimo anestetico. ''Penso che la polizia stia facendo un lavoro assolutamente fantastico. Sicuramente nel prossimo mese o due verranno rivelati dei particolari che nessuno immaginerebbe''.